venerdì 9 gennaio 2015

Allāh u Akbar, l'Islam è di nuovo il nemico.

Allah è grande.
Per i parigini Allāhu Akbar non sarà più il richiamo del muezzin all'adempimento del salat, a loro, il Takbīr, ricorderà quell'infausta giornata dove persero la vita 12 persone tra giornalisti e vignettisti del settimanale Charlie Hebdo e due poliziotti.
Secondo fonti della polizia francese i sospetti sarebbero due fratelli franco-algerini Said e Cherif Kouachi, aiutati da una terza persona di appena 18 anni Hamid Mourani.
I primi due sarebbero collegati ad una rete terroristica yemenita, il terzo membro dell'organizzazione sdf. I tre sarebbero originari di Gennevilliers, ed additati dalle forze speciali francesi come dei veri e propri professionisti.
La polizia francese è riuscita a risalire ai terroristi grazie ad una patente trovata all'interno della citroen rubata e poi abbandonata.
Mi sembra lecito chiedersi come mai l'intelligence francese abbia additato queste persone come professionisti visto che: hanno sparato a persone non in grado di difendersi e, soprattutto, da quando in qua qualcuno si porta dietro i documenti per andare ad uccidere altre persone?
Il 18enne Hamid si è costituito dopo che la polizia ha fatto il suo nome, lo ha seguito però un alibi gigante: una classe intera (la sua) è pronta a testimoniare che durante il massacro si trovava sul suo banco di scuola.
Nelle ore successive la polizia ha fermato 7 persone, tutti parenti ed amici degli assalitori; questo dimostra che la polizia non li considera "professionisti", i professionisti non vanno a casa di parenti ed amici dopo una cosa del genere ed in aggiunta tutte queste informazioni fanno capire che i due erano noti alle forze dell'ordine.
Se qualcuno ha visto il video che gira su internet si sarà reso conto che gli assalitori perdono troppo tempo per la fuga e, contemporaneamente, la polizia impiega troppo tempo per preparare posti di blocco intorno alla zona.
Un giornalista del settimanale satirico durante una telefonata fatta subito dopo la sparatoria dichiara: "Gli assalitori sapevano che alle 10 di mercoledì era in corso una riunione di redazione, per questo hanno attaccato”, sinceramente è la cosa che ho pensato anche io appena ho capito la dinamica dell'atto terroristico.
Tutte queste informazioni fanno riflettere da un'altro punto di vista, credo sia irresponsabile pensare che l'attentato non sia di matrice terroristica ma tutte le informazioni sopracitate (prese dai vari quotidiani) inducono ad avvicinarsi, con un ragionamento logico, ad altre ipotesi:
La Francia nelle crisi di Mali, Siria e Libia si è esposta molto, la politica estera è stata aggressiva ed una situazione del genere era quantomeno ipotizzabile.
Le misure adottate contro il terrorismo (parliamo di milioni di euro) si sono rivelate inefficaci in questo caso e non solo; oltre la strage i controlli alla frontiera hanno prima toppato in uscita ( 2000 sospetti francesi sono andati a combattere in Siria)  poi in entrata (2 jihadisti annunciarono il loro rientro e la polizia di frontiera non riusci ad arrestarli).
Il settimanale satirico aveva difese deboli, eppure era un obiettivo sensibile.
Il servizio segreto francese è uno dei più avanzati in europa, forse nel mondo, non ritengo possibile che tre ragazzetti abbiano messo sotto scacco il DCRI.
A questo punto il dubbio insinuato diventa forse più visibile: ma non è che qualcuno forse sapeva, e magari ha lasciato agire, vista anche la posizione scomoda del settimanale e poi la situazione è sfuggita di mano?
Le reazioni dei cittadini in seguito all'attentato sono da condannare ferocemente, cosi come l'attentato stesso, non si può e non si deve in alcun modo spingere la popolazione a farsi da giustizieri ( contro persone che non c'entrano nulla) lanciando granate contro le moschee o prendendo di mira famiglie musulmane; se il governo non interviene subito il rischio di una deriva della situazione si alzerebbe in maniera preoccupante.
Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, esistono cittadini e delinquenti.
Ovviamente le mie sono solo supposizioni ma l'effetto dell'attentato è sotto l'occhio di tutti:
piazze piene in tutta europa ma nessuno che manifesti contro il proprio governo, il nemico da cacciare è di nuovo l'Islam.

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